Canone speciale e prelievo Rai alle imprese

Canone speciale e prelievo Rai alle imprese

Cna: "Governo e Parlamento impongano 
il blocco immediato dell’odioso provvedimento"

“La Rai torna sul luogo del delitto. E punta al colpo grosso: un miliardo. Due anni fa aveva già provato lo stesso prelievo forzoso, esigendo il pagamento indistinto del canone speciale da tutte le imprese. Ma la reazione del mondo produttivo e delle associazioni, Cna in testa, l’aveva costretta alla marcia indietro”. Lo dichiara la Cna, dopo che a migliaia di imprese stanno arrivando bollettini di pagamento del Canone speciale Rai.

“Ora la Rai ritenta il colpaccio – afferma Daniele Vaccarino, Presidente nazionale Cna - imponendo un balzello su strumenti di lavoro che gli imprenditori, trattati come bancomat, non utilizzano sicuramente per guardare i Mondiali di calcio”.

“Forse hanno ragione – sottolinea Vaccarino - quanti vedono in questa mossa di Viale Mazzini un tentativo di fare cassa con facilità e di attutire, con grassi interessi, il previsto taglio di 150 milioni al contributo pubblico”. “Chiediamo al Governo e al Parlamento – conclude Vaccarino -  di imporre il blocco immediato dell’odioso provvedimento adottato dalla Rai, dell’invio dei bollettini e soprattutto del pagamento indiscriminato del nuovo canone”.

Anche la  Cna di Bologna è infuriata verso questo provvedimento odioso. “Ci riserviamo di mettere in campo ogni tipo di iniziativa e di resistenza per fermare questo ennesimo tentativo di vera e propria estorsione da parte della Rai” è quanto dichiara Valerio Veronesi, Presidente Cna Bologna.

In attesa di un confronto con il Governo e la Presidenza Rai, Cna ricorda che è obbligato al pagamento del canone speciale chiunque detenga fuori dall’ambito familiare, uno o più apparecchi atti o adattabili, quindi muniti di sintonizzatore, alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive. Sono invece  esclusi da qualsiasi obbligo di corrispondere il canone chi possiede apparecchi privi di sintonizzatore che fungono da strumenti di lavoro per le aziende, quali computer, telefoni cellulari e strumenti similari, un risultato ottenuto da Cna nel 2012 dopo una dura battaglia con la Rai. Ricordiamo che le lettere inviate dalla Rai non sono da ritenersi assolutamente una intimazione di pagamento ma un semplice invito al pagamento qualora presso i locali fosse detenuta l’apparecchiatura soggetta al canone.