Diciassette aziende di San Pietro in Casale che quest’anno hanno festeggiato una loro ricorrenza [...]
“La Cna giudica molto positivamente l’annuncio del Sindaco Lepore di scontare la Tari alle imprese, per venire incontro alle loro difficoltà dovute al caro energia. Nell’incontro dell’altra sera con Cna e le altre Associazioni economiche, il Sindaco ha ascoltato la richiesta delle imprese e delle loro associazioni e ha annunciato che destinerà 10 milioni di euro per questo intervento. Il Comune si è dimostrato consapevole che in questi anni le aziende stanno affrontando due emergenze gravissime, la pandemia e la crisi energetica. È molto importante che Lepore abbia recepito il messaggio di Cna di preservare il reticolo della microimpresa, non solo le aziende più numerose nel nostro territorio, ma quelle che garantiscono coesione sociale, tradizione e ovviamente occupazione”.
È il commento di Claudio Pazzaglia, Direttore Cna Bologna.
“Siamo consapevoli – prosegue Pazzaglia – che lo sconto sulla Tari non potrà compensare gli aumenti esorbitanti sulle bollette delle imprese. Ma certamente sono un intervento consistente e un segnale di attenzione del Comune verso la propria comunità economica. Per ridurre drasticamente i costi, come sta chiedendo Cna, occorrono ristori dal Governo, una rimodulazione della bolletta energetica che elimini i costi non legati alla materia prima, incentivi e sburocratizzazione per chi investe in energie rinnovabili e risparmio energetico”.
Lo sconto Tari, come ha annunciato il Comune, prevede:
Riduzione del 25%: per agenzie ippiche, ricevitorie Totip, fiori e piante.
Riduzione del 40%: per biblioteche, musei, centri diurni; autorimesse, autoservizi, autotrasporti e laboratori artistici; distributori carburante, aree di parcheggio, aree di posteggio, campeggi, impianti termali; attività artigianali tipo botteghe: parrucchiera, barbiere, estetista; officine, carrozzerie, laboratori, botteghe artigianali; sale giochi.
Riduzione del 50%: per scuole paritarie dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado; scuole di formazione professionale e di avviamento al lavoro, università private, asili nido; cinema e teatri; esposizioni, autosaloni; alberghi (senza ristorante), pensioni, locande, affittacamere, bed and breakfast (e ogni altra attività ricettiva tenuta ad applicare l'imposta di soggiorno); agenzie di viaggi; esercizi commerciali di generi non alimentari (ad eccezione di edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie); banchi di mercato di generi non alimentari (beni durevoli); ristoranti (anche inseriti in strutture alberghiere), trattorie, pizzerie, tavole calde, osterie, pub, mense, birrerie, hamburgherie; bar, gelaterie, pasticcerie; rosticcerie; banchi di mercato di generi alimentari (che hanno subito provvedimenti di sospensione dell'attività); discoteche, sale da ballo; attività di allestimento fieristico (in questo caso la riduzione è concessa su istanza del contribuente, negli altri casi è applicata automaticamente).