Diciassette aziende di San Pietro in Casale che quest’anno hanno festeggiato una loro ricorrenza [...]
Oggi mercoledì 5 gennaio su Il Resto del Carlino Bologna è stata pubblicata un’intervista ad Antonio Gramuglia, Presidente Cna Bologna.
La proponiamo sotto integralmente.
Bologna, 5 gennaio 2022 - "Il mondo post-Covid non è più quello di prima. Dobbiamo essere veloci ad adattarci. Le risorse del Pnrr saranno un’opportunità clamorosa per le infrastrutture fisiche e digitali. E le nostre imprese sapranno coglierla ". Antonio Gramuglia, Presidente di Cna Bologna, guarda alle sfide economiche del 2022 con ottimismo, sebbene la pandemia faccia ancora parte delle nostre vite.
Le aziende ripartiranno a pieno regime lunedì. Tra contagi, quarantene e burocrazia c’è il rischio paralisi?
"Il problema c’è e lo dobbiamo gestire. Le lunghe file dei tamponi e l’alto numero di positivi ne sono la testimonianza: il sistema attuale di tracciamento non è più adeguato alla situazione. Se la ’macchina’ s’inceppa con la burocrazia, il rischio è che molte imprese si blocchino".
Che cosa si aspetta alla riapertura delle imprese?
"Un calo di personale anche importante: servono soluzioni immediate, a partire dal potenziamento dell’attività diagnostica. Domani (oggi, ndr ) con il consiglio dei ministri dovremmo avere chiara la normativa".
Si va verso un Green pass rafforzato anche al lavoro.
"Sarà un’altra spinta a chi ancora non ha iniziato la vaccinazione, quindi bene. Noi siamo sempre stati favorevoli al Green pass, ma siamo consapevoli che per le piccole imprese che non hanno la capacità di sostituzioni o turn over una nuova stretta all’inizio creerà qualche complicazione".
Oltre al tema pandemico, c’è quello dei costi delle materie prime. Che cosa prevede per l’anno appena cominciato?
"Nel 2021 le aziende con attività dedicate all’export sono riuscite a riprendersi abbastanza bene. Le altre, che si rivolgono al mercato di vicinato, stanno facendo più fatica. Del resto, se alcuni settori arrancano ancora, come il turismo, la cultura, le fiere, l’intrattenimento, altre hanno avuto una grande ripresa. Ci sono contrasti fortissimi. Basta guardare all’andamento delle materie prime che stanno subendo un aumento di prezzo costante. L’acciaio, tanto per fare un esempio, ormai è arrivato a costi clamorosi con aumenti del 150-160-170 per cento... E non va meglio per l’energia".
Che cosa significherà per le piccole imprese?
"Che dovranno mettere mano ai listini. Perché aumenti del genere non sono sostenibili. Ci sono aziende che pur avendo gli ordini, rinunciano: il costo delle materie prime è troppo alto, l’inflazione galoppa... insomma, tutto questo può frenare la ripresa. Tocca al governo prendere provvedimenti: qualcosa ha fatto, ma non è sufficiente".
La ripresa in città ci sarà?
"Eccome. Basta vederei cantieri sul Superbonus 110 per cento".
Intanto stanno anche arrivando i fondi del Pnrr...
"Siamo molto soddisfatti che Matteo Lepore abbia scelto di creare una cabina di regia con le rappresentanze delle imprese per studiare la strategie degli investimenti e puntare sulla trasparenze nelle gare, così da dare spazio anche alle piccole e medie imprese".
Su quali sfide puntare?
"Servono infrastrutture fisiche e digitali. Diciamo basta alle polemiche su Passante e tram: si è deciso di andare avanti, quindi si proceda purché con minori disagi possibili e nei tempi previsti. Ciò che conta, oggi, è prevedere ristori ad hoc per le imprese danneggiate dai cantieri".
Come?
"Non bastano aiuti generalizzati, vanno parametrati in base ai fatturati (pre-Covid) delle imprese danneggiate. Poi non si dimentichino le infrastrutture digitali. Molte imprese di Cna sono in Appennino dove non ci sono solo i problemi di ponti o strade. Serve che siano competitive dal punto di vista digitale".
A che punto siamo con la digitalizzazione?
"C’è ancora troppa burocrazia. Dobbiamo snellire le pratiche anche per aprire nuove imprese, dove ancora servono migliaia di firme e timbri. Va favorito il passaggio generazionale di molte aziende, anche con incentivi fiscali. In più servono agevolazioni per le imprese di vicinato. Infine, il capitolo giovani: c’è bisogno di manodopera. Cna continuerà a collaborare con le scuole per l’orientamento degli studenti. A Bologna, se si vuole lavorare, il posto c’è".