CNA Bologna è lieta di invitarti alla Cena con il Cuore che quest'anno sarà a sostegno della Fondazione Gli Amici di Luca Casa dei Risvegli Luca De Nigris [...]
Un secondo semestre 2023 all’insegna dell’incertezza ma non del pessimismo. Per il rientro dalle ferie estive gli artigiani e le piccole imprese bolognesi si dividono tra chi prevede una stabilità del fatturato e una sua diminuzione. Tutti concordi invece sul futuro del personale impiegato che resterà stabile per tutto il 2023. E anche se il fatturato non garantisce performances notevoli, le piccole imprese non rinunceranno ad investire.
È uno dei risultati del sondaggio periodico che Cna effettua sulle proprie aziende associate, in otto settori strategici, per un campione di un migliaio di imprese.
Per quanto riguarda gli aspetti che minacciano maggiormente le aziende, il sentiment delle piccole imprese è molto cambiato rispetto a pochi mesi fa: il problema principale è il reperimento della manodopera, tema mai risolto dalle imprese bolognesi, soprattutto se si tratta di personale specializzato. Il caro energia e il caro materia prima continuano ad essere problemi rilevanti, però la maggioranza dichiara che la situazione è migliorata rispetto al semestre scorso. Le conseguenze della Guerra in Ucraina spaventano molto di meno le piccole imprese, forse per l’effetto assuefazione alla notizia. La pandemia è un lontano ricordo a livello di minaccia economica. Per cui, dopo la manodopera, è la diminuzione dei clienti storici la principale minaccia per le imprese.
Nel sondaggio Cna sono state poste anche due domande di “attualità”, la prima riferita all’impatto dell’alluvione di maggio sulle imprese: una su cinque conferma di aver subìto conseguenze non tanto su danni diretti ma su effetti indiretti riguardanti strade interrotte e perdita di clienti.
Infine “Bologna a 30 all’ora”: Cna non ha chiesto il parere alle aziende, già espresso in un precedente sondaggio, ma quale impatto economico prevedono una volta che la norma entri in vigore. Una su tre prevede impatti economici negativi, due su tre nessun impatto economico sia positivo che negativo, a prescindere dal fatto che l’azienda condivida o meno la misura. Solo il 2% prevede impatto economico positivo. I più “negativi” su questo tema sono le imprese del settore trasporti e dell’installazione impianti.
Il Direttore Pazzaglia: “Imprese caparbie e coraggiose, garanzie di tenuta per tutta l’economia”
“Le imprese non riescono ad essere completamente ‘serene’ sul loro prossimo futuro. Anche se le minacce fanno meno paura che nei mesi scorsi, sono però ancora talmente tante e diffuse che l’impresa non si sente per nulla tranquilla – commenta Claudio Pazzaglia, Direttore Cna Bologna -. Eppure, nonostante questa ‘instabilità’, le imprese non rinunciano al loro capitale umano e ad investire. Questa caparbietà, diciamo pure coraggio imprenditoriale, è una garanzia di tenuta per tutta l’economia bolognese”.
“Sugli ostacoli allo sviluppo, le imprese ribadiscono che la carenza di manodopera è il loro problema principale, oggi addirittura superiore al caro energia e al caro materia prima – prosegue Claudio Pazzaglia -. Crediamo che sia a livello nazionale che bolognese le politiche sull’orientamento scolastico dovrebbero affrontare con decisione questo tema: come Cna lavoriamo tantissimo con alcune scuole ‘illuminate’ che spiegano quanto siano rilevanti e disponibili all’assunzione le piccole imprese. Serve però che tutto il sistema scolastico, i ministeri e gli assessorati locali ne siano consapevoli, se vogliamo evitare che coesistano ancora un’elevata disoccupazione da un lato ed imprese alla ricerca di personale dall’altro”.
“Sulla città 30 all’ora le imprese Cna avevano già espresso un loro parere non positivo – conclude Claudio Pazzaglia -. Per quanto riguarda l’impatto economico della misura, la preoccupazione delle imprese è minore rispetto all’impatto sulla mobilità. Ma i timori espressi da certi settori come i trasporti e gli impianti che devono usare i mezzi con notevole intensità per dare una risposta rapida ai loro clienti, dimostrano che occorrono ancora utili approfondimenti tra Comune e categorie per adeguare la norma”.
Vediamo allora nel dettaglio le risposte delle imprese al sondaggio Cna
Nel primo semestre del 2023 qual è stato l’andamento del suo fatturato rispetto allo stesso periodo del 2022?
- 39% stabile
- 32% diminuito
- 30% cresciuto
Nel prossimo semestre (il secondo del 2023) quale prevede sarà l’andamento del suo fatturato rispetto allo stesso periodo del 2022?
- 41% sarà stabile
- 38% diminuirà
Nei prossimi mesi quale prevede sarà l’andamento del personale impiegato nella sua azienda?
- 82% sarà stabile
- 9% diminuirà
- 9% crescerà
Nei prossimi mesi prevede di dover rinviare o cancellare investimenti programmati in precedenza?
- 62% No, li confermerò
- 24% Li rinvierò
- 13% Li cancellerò
Attualmente quali aspetti minacciano maggiormente la sua azienda? (più risposte)
- 42% La difficoltà a reperire manodopera
- 40% Una significativa diminuzione degli ordini da parte dei clienti storici
- 37% Il caro materia prima e la difficoltà a reperirla
- 30% Il caro energia
- 12% Le conseguenze della guerra in Ucraina
- 3% Le conseguenze della pandemia sul personale al lavoro nella mia azienda
Che necessità ha la sua impresa per quanto riguarda la manodopera?
- 43% Ho difficoltà a reperire manodopera specializzata
- 41% Non ho necessità di reperire manodopera
- 13% Ho difficoltà a reperire manodopera sia specializzata che non specializzata
- 3% Ho difficoltà a reperire manodopera non specializzata
Che impatto sta avendo il caro energia sulla sua impresa
- 53% È rilevante ma la situazione è migliorata rispetto al semestre scorso
- 27% Siamo tornati alla normalità
- 20% È ancora un impatto molto rilevante
Che impatto sta avendo il caro materie prime sulla sua impresa?
- 53% È rilevante ma la situazione è migliorata rispetto al semestre scorso
- 40% È ancora un impatto molto rilevante
- 7% Siamo tornati alla normalità
Le alluvioni dello scorso maggio a Bologna e in Romagna hanno avuto un impatto sulla sua impresa? (più risposte)
- 80% Nessuna conseguenza sulla mia impresa
- 10% Ho avuto difficoltà a muovermi / muovere mezzi / muovere mezzi aziendali a causa delle frane e delle strade allagate, dissestate, chiuse
- 9% Molti miei clienti hanno acquistato meno prodotti / meno servizi da quando è avvenuta l’alluvione
- 4% La mia impresa ha subìto danni
Bologna Città a 30 all’ora, a suo giudizio questa misura che impatto economico avrà sulle imprese?
- 34% Provocherà rallentamenti nel traffico e quindi avrà un impatto economico negativo per la mia impresa
- 24% Non avrà nessun impatto economico
- 24% Non la condivido, ma non avrà nessun impatto economico
- 2% Avrà un impatto economico positivo
I singoli settori
- Il settore impianti (elettricisti, idraulici, manutentori caldaie) prevedono fatturato stabile per il prossimo semestre. Il 69% ha difficoltà a reperire manodopera. Il 50% pensa che Bologna 30 all’ora avrà impatto economico negativo.
- Il settore trasporti prevede fatturato stabile. Il 62% pensa che Bologna 30 all’ora avrà impatto economico negativo.
- Il settore produzione (meccanica, legno, chimica, plastica) prevede fatturato in diminuzione. Il 69% ha difficoltà a reperire manodopera. Il 58 % pensa che Bologna 30 all’ora non produrrà nessun impatto economico positivo o negativo.
- Il settore costruzioni prevede una crescita di fatturato. L’80% conferma gli investimenti programmati. L’80% non trova manodopera. Il 50% pensa che Bologna 30 all’ora avrà impatto economico negativo.
- Il settore alimentare si divide tra previsioni di stabilità e di crescita del fatturato. L’80% pensa che Bologna 30 all’ora non produrrà nessun impatto economico positivo o negativo.
- Il settore benessere (acconciatori, estetisti, palestre) prevede fatturato stabile. Il 57% pensa che Bologna 30 all’ora non produrrà nessun impatto economico positivo o negativo.
- Il settore autoriparazione prevede una crescita di fatturato. Il 50% pensa che Bologna 30 all’ora non produrrà nessun impatto economico positivo o negativo.
- Il settore moda prevede fatturato stabile. Il 66% pensa che Bologna 30 all’ora non produrrà nessun impatto economico positivo o negativo.