Nel cuore di Bologna è nata la Casa delle start up: sette da oggi già

Nel cuore di Bologna è nata la Casa delle start up: sette da oggi già

UP TO BIZ è un progetto di Cna Bologna e Banca di Bologna, il sostegno della Camera di Commercio di Bologna ed il patrocinio di Comune di Bologna, Città Metropolitana e Regione Emilia Romagna. Sponsor tecnici Gm2 e Juno Design e LS LEXJUS SINACTA Bologna.

Si tratta di un luogo dove chi vuole fare impresa o l’ha avviata da poco tempo può condividere idee, passioni, informazioni, progetti e nuove tecnologie con altre start up come la sua. Uno spazio sia reale che virtuale al quale si può rivolgere chi vuole creare una sua impresa, ricevendo tutte le informazioni necessarie e potendo disporre della consulenza necessaria per entrare sul mercato e rimanerci con successo.

UP TO BIZ inaugura oggi il suo spazio di co-working negli uffici di Cna Centro Storico in via Riva Reno 58. Un’inaugurazione che prevede l’assegnazione di sette spazi gratuiti, oltre a 12 mesi di consulenza gratuita ad altrettante idee imprenditoriali e start up che hanno partecipato con successo al bando lanciato lo scorso 18 aprile. Al bando hanno partecipato una trentina di start up e aspiranti imprenditori.

Ma oggi UP TO BIZ diventa anche un’opportunità concreta per tutti coloro che vogliono avviare una loro impresa: per loro il progetto mette a disposizione pacchetti di servizi, gli “starter pack”, grazie ai quali l’aspirante imprenditore può ottenere tutti i servizi di cui ha bisogno a prezzo agevolato: consulenza gestionale per analisi economico finanziaria e redazione business plan, societaria per l’avvio di impresa. Può usufruire di servizi di gestione che vanno dalla contabilità aziendale al sistema di paghe e contributi per i suoi.
Gli “starter pack” sono personalizzabili e offrono l’accesso a sconti su servizi quali: consulenza finanziaria, consulenza legale, sicurezza sul lavoro, formazione, internazionalizzazione e proprietà intellettuale, comunicazione e marketing.

Per tutte le informazioni www.cnauptobiz.it, www.bo.cna.it, www.bancadibologna.it, giovani.imprenditori@bo.cna.it

“L’impegno di Cna Bologna – dichiara Cinzia Barbieri, Direttore Generale di Cna Bologna – è quello di creare con questo progetto un punto di riferimento per l’avvio di impresa per tutti i nuovi imprenditori di Bologna. Grazie alla nostra lunga esperienza nel settore, sappiamo di cosa hanno bisogno le imprese: per questo abbiamo studiato dei pacchetti con alcuni servizi calibrati e studiati appositamente per delle imprese giovani. Cna Bologna diventa in questo modo un partner che li aiuta nelle prime fasi di avvio di impresa, che notoriamente è la fase più dura e difficile per tutti i giovani imprenditori”.

“Creare imprese è il presupposto per la creazione di valore – afferma Alberto Ferrari, Direttore Generale Banca di Bologna – e la creazione di valore è il presupposto per creare occupazione. La nostra attenzione alle imprese nascenti, giovani, in questo progetto è massima. Agevolarne le idee, i progetti ha certamente grande importanza, anche se non è semplice per le difficoltà che nel nostro settore si incontrano cercando di sostenere un’attività nascente, non ancora strutturata. Mettiamo a disposizione le nostre competenze e conoscenze sull’economia e sul nostro eco-sistema industriale, sui prodotti e servizi più appropriati, per favorire questo processo innovativo, a partire nell’attività di co-working avviata qui”.

Il Comune di Bologna, oltre ad avere concesso il patrocinio, collaborerà concretamente a questo progetto.

Il progetto UP TO BIZ ha anche “esplorato” cosa spinge i giovani a diventare imprenditori nel territorio bolognese. Cna Bologna lo ha chiesto attraverso un sondaggio sulla pagina facebook di Cna Giovani Imprenditori. Nella maggior parte dei casi, per più del 50% dei giovani, l’avvio d’impresa rappresenta la coronazione di un sogno che ha preso man mano concretezza con uno scambio proficuo di idee tra colleghi e amici, ennesima riprova che il nuovo modello di coworking, inteso come interscambio culturale, funziona e dà risultati.

 

Dall’Ortho biotecnologico che consente di coltivare in casa verdure e ortaggi
all’app che geolocalizza i prodotti Made in Italy nel mondo
Dalla piattaforma che fa prenotare visite guidate all’interno delle grandi imprese
ai creatori di software per lo storage, l’edilizia, il personale e la comunicazione
Ecco le sette start up vincitori del bando UP TO BIZ

 

Da mobile app, a software, a invenzioni tecnologiche: le sette idee vincitrici del bando UP TO BIZ sono una diversa dall’altra ma tutte accumunate da una forte spinta motivazionale, innovativa, una marcata propensione alla tecnologia 4.0 e uno spirito imprenditoriale strettamente legato al territorio e al Made in Italy.

Da oggi potranno lavorano per un anno gratuitamente nello spazio UP TO BIZ di via Riva Reno 58.  Le dotazioni a disposizione delle sette start up sono: postazioni di lavoro, connessione internet, stampante multifunzione, Big Pad (lavagna interattiva smart, per la collaborazione creativa della community UP TO BIZ), stampante 3D, reception, sala riunioni e punto ristoro. I coworkers potranno installare proprie dotazioni tecnologiche innovative da mettere a disposizione della community UP TO BIZ. Il percorso prevede un confronto ed un perfezionamento delle sette idee imprenditoriali attraverso la facilitazione di un Community Manager che gestisce e organizza gli spazi, conosce tutti i membri della community e genera connessioni accompagnando l’imprenditore in tutte le fasi delle start-up (ideazione, avvio e consolidamento).

UP TO BIZ farà network non solo tra le sette imprese del co-working e le altre che vorranno nascere col supporto di Cna e Banca di Bologna. La nuova “Casa delle Start Up” infatti si metterà in rete con l’Università di Bologna e con altri fab-lab dell’area metropolitana bolognese, come il Fablab Valsamoggia.

Queste dunque sono le sette idee imprenditoriali vincitrici del bando UP TO BIZ, che tra più di trenta candidature e idee innovative hanno convinto maggiormente la giuria:

Cubbit - Free Your Cloud. Cubbit è una soluzione software, che necessita di un piccolo Hardware (CPU), basato su algoritmi altamente sofisticati, capaci di trasmettere e archiviare in modo sicuro i dati sulla rete. Cubbit funziona senza server proprietari: passa da un server centrale per tutti, a un piccolo server per ognuno. Supera così i limiti del cloud tradizionale: migliora sicurezza, performance e impatto ambientale. Gli utenti, infatti, connettendo il proprio storage ottengono un servizio di Free Cloud illimitato.

Orthoponics. Il primo prodotto creato da Orthoponics è Ortho: Ortho permette di coltivare in casa verdure e ortaggi in maniera semplice e sostenibile. In Ortho il design italiano si unisce a elementi biotecnologici per fornire all’utente finale un’esperienza unica nella coltivazione del cibo. Ortho è una cupola di 2 metri di raggio in cui le piante vengono coltivate sulla superficie esterna della cupola attraverso la tecnologia dell’acquaponica, un sistema di coltivazione che grazie alla simbiosi di piante, microrganismi e pesci permette di produrre verdura bio in maniera sostenibile. Ortho può essere facilmente posizionato in giardino o in terrazzo e l’interno può essere adibito a casetta degli attrezzi o può essere utilizzato come spazio sociale, di studio o di lavoro.

MAMMAITALIA. Mammaitalia è una Mobile App per la geolocalizzazione dei prodotti agroalimentari “Made in Italy” presenti all'Estero, che indica con precisione ai consumatori stranieri presso quale canale distributivo possano essere trovati – e come vadano cucinati - pasta, vino, salumi e altre delizie del Bel Paese. MammaItalia si farà portavoce sui mercati esteri della qualità e della tradizione culinaria che ci distingue a livello internazionale

Bim Project - Il Building Information Modelling (Modello di informazione di un edificio) viene utilizzato nel settore edile per la progettazione e costruzione (architettura, ingegneria, impianti tecnici). Il Bim Project gestito da un Bim manager crea una piattaforma online per la ricerca e ampliamento del Teamwork per la gestione dei progetti offerti. Il carattere innovativo è dato dalla creazione della piattaforma online e dalla gestione del progetto tramite l'utilizzo primario di software innovativi che gestiscono i flussi BIM e che le software house metteranno a disposizione del proponente attraverso uno scambio di servizi, come ad esempio la formazione e-learning.

WellCome Italia - WellCome Italia è la prima piattaforma in Italia che permette di prenotare visite guidate all’interno delle grandi imprese del Made in Italy. Il visitatore può entrare negli gli stabilimenti produttivi guardando direttamente tutte le fasi della filiera produttiva, diventando protagonista del tour, essendo coinvolto in degustazioni, prove pratiche e test sensoriali. WellCome Italia risponde al bisogno crescente dei turisti di essere coinvolti in tour esperienziali per capire fino in fondo “com’è fatto” un prodotto che decide di acquistare. 

Unveil Consulting - Unveil, spin-off dell’Università di Bologna, ha sviluppato una applicazione mobile utile alle aziende per comprendere i comportamenti lavorativi della propria forza lavoro e della comunicazione interna. L'applicazione è in grado di raccogliere, analizzare e restituire dati in forma grafica, sia ai lavoratori sia all'azienda. Fornisce inoltre materiali di supporto al lavoratore per il proprio sviluppo personale e lavorativo, incrementandone benessere, motivazione ed engagement sul posto di lavoro.

Studio Otto - Ogni realtà imprenditoriale, associativa o istituzionale ha una storia da raccontare: la promozione aziendale è il core business di Studio Otto. L'obiettivo è quello di sviluppare strategie comunicative efficaci e realizzare video d'impatto per lo spettatore, lavorando a stretto contatto con il cliente, che è coinvolto in tutte le fasi della produzione. La realtà virtuale e la realtà aumentata sono due strumenti con enormi potenzialità che Studio Otto utilizza per le sue strategia comunicative.

I vincitori del bando UP TO BIZ, oltre ai sette spazi di co-working gratuiti per un periodo di 12 mesi presso l’ufficio territoriale Cna Centro Storico, potranno beneficiare della consulenza erogata da Cna e Banca di Bologna per tutto ciò che riguarda l’avvio di impresa.

Fare impresa a Bologna? Non è una missione impossibile
Meglio se con Cna e Banca di Bologna al proprio fianco
I risultati del sondaggio UP TO BIZ

 

Ma qual è la fotografia dell’aspirante imprenditore bolognese e cosa lo spinge a voler fare impresa? Cna Bologna lo ha chiesto attraverso un sondaggio sulla pagina facebook di Cna Giovani Imprenditori, vi hanno partecipato circa duecento persone interessate al progetto UP TO BIZ, ecco i risultati.

Per quanto riguarda il settore di interesse, il 27% vorrebbe aprire una azienda nel settore dell’Information Technology, il 15% in quello del benessere e il 15% in quello dei servizi come ad esempio quelli per l’autoriparazione, il 12% nella produzione e il 12% nelle costruzioni. Il 9% nell’artistico e il 6% nell’alimentare. Una conferma dunque che le start up tecnologiche sono quelle più ambite, ma la scelta dei giovani aspiranti imprenditori è comunque molto variegata: tema comune per tutti la voglia di fare imprese che siano innovative.

Perché si vuole fare impresa (le risposte potevano essere multiple)? Il 57% confessa che è il suo sogno da sempre e il 48% aggiunge che con una propria azienda si sentirebbe realizzato. Il 18% apprezza la possibilità di poter gestire in autonomia il proprio tempo.
Come è scattata la scintilla che ha fatto partire il desiderio di fare impresa? Il 51% in realtà afferma che ci stava pensando da molto tempo, il 48% ci ha pensato con altri amici e colleghi, il 21% è attratto da quel settore, il 18% si ispira a casi di successo.

E’ facile o difficile aprire un’impresa a Bologna? Tra i futuri imprenditori vince il “facile” col 51% ma anche il “difficile” raggiunge comunque un 45%. Il 79% vuole creare un’impresa completamente nuova, il 6% ne acquisirebbe una già avviata, il 15% non ha preferenze.

Cosa si aspetta da Cna un futuro imprenditore, oltre allo spazio di co-working? Il 54% chiede a Cna di aiutarlo a districarsi tra la burocrazia, il 51% si aspetta delle consulenze per far crescere l’azienda, il 48% che lo metta in rete con azienda come la sua, il 42% che gli garantisca formazione per far crescere la sua professionalità, il 36% che lo aiuti a trovare clienti.

Alla Banca di Bologna l’aspirante imprenditore chiede per il 70% una consulenza finanziaria che lo aiuti a sviluppare la sua attività, il 51% che gli proponga finanziamenti adatti per l’avvio dell’impresa, il 42% si aspetta una banca smart dal punto di vista tecnologico, il 40% una banca disponibile ad ascoltarlo.