Batte forte il cuore di CNA Bologna in favore degli alluvionati [...]
E’ stato approvato dalla X Commissione della Camera dei Deputati il ddl per le professioni non regolamentate. “Finalmente è arrivato il riconoscimento per tante attività professionali vitali per il funzionamento della nostra economia e della nostra società - afferma il Segretario Generale della Cna, Sergio Silvestrini –. E’ un segnale forte di modernizzazione e di liberalizzazione di cui il Paese ha forte bisogno per ritornare a crescere”.
“E’ un risultato storico – afferma il Segretario Generale della CNA Sergio Silvestrini – dopo 30 anni è arrivato finalmente il riconoscimento per tante attività professionali vitali per il funzionamento della nostra economia e della nostra società. Un passo decisivo che contribuisce alla costruzione di un sistema professionale, pienamente rispondente ai principi e ai criteri richiamati dall’Unione Europea nella Strategia di Lisbona, prima di tutto quelli della conoscenza e della formazione, ai quali devono uniformarsi tutti i soggetti che operano nel mercato, dando garanzie e certezze al cittadino-consumatore”.
“E’ un segnale forte di modernizzazione e di liberalizzazione di cui il Paese ha forte bisogno per ritornare a crescere. Bisogna infatti considerare – prosegue Silvestrini – che i professionisti che già svolgono attività senza albo, ordini o collegi, sono oltre due milioni. Parliamo, fra gli altri, di nutrizionisti, chinesiologi, osteopati, naturopati, arteterapeuti, tecnici emodialisi, bioingegneri, i 'clinical monitors', operatori omeosinergetici, tributaristi, periti, cuochi, interpreti, per citarne solo alcuni”.
“Il via libera – per Silvestrini – dimostra che la scelta fatta, esattamente un anno fa, di dare voce e rappresentanza anche al mondo delle professioni non regolamentate, si è rivelata una giusta intuizione dalla portata strategica, testimoniata dall’intenso confronto maturato con i parlamentari che hanno creduto nella costruzione di un progetto che testimonia un inequivocabile cambiamento culturale. Non dobbiamo dimenticare che la strada che ha portato all’approvazione della legge ha visto un escalation dell’attività delle lobby, che miravano soltanto alla conservazione di interessi corporativi e che invece sono state sconfitte”.
“Consideriamo questa legge – conclude Silvestrini – come l’inizio di un percorso che, superando le rigidità degli ordinamenti, mette al centro competenze, professionalità e trasparenza: elementi indispensabili per aumentare il livello di competitività del nostro Paese”.
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