Quota 100, ecco come funziona

Quota 100, ecco come funziona

Dal 2019 in aggiunta ai canali di pensionamento tradizionali previsti dalla Legge Fornero (pensione anticipata e pensione di vecchiaia), viene introdotta la possibilità di andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi.
La misura ha però carattere sperimentale: vale per chi matura i suddetti requisiti di 62 anni e 38 di contributi entro il 31 dicembre 2021.
La novità in materia di pensione anticipata inizierà a produrre i suoi effetti ad aprile 2019

PERCHE’ E COME RIVOLGERSI A CNA

Cna  offre servizi specialistici previdenziali a tutti i cittadini, non solo imprenditori.
Per informazioni su “Quota 100” ci si può rivolgere a cnaperte@bo.cna.it oppure presso tutti gli uffici Cna dell'area metropolitana Bolognese.
Cna è in grado di offrire una consulenza su misura alle imprese al fine di valutare le opportunità di questa nuova legge in relazione ai propri organici aziendali.
Per informazioni ci si può rivolgere a consulenzarelazioniindustriali@bo.cna.it

REQUISITI PER “QUOTA 100”
- 62 anni di età e 38 anni di contributi
- Divieto di cumulo Reddito/Pensione: la pensione “Quota 100” non è cumulabile con il reddito da lavoro.

E’ ammesso solo il cumulo con redditi di natura occasionale entro un massimo di € 5.000,00 lordi annuali.
Non è quindi possibile il cumulo tra reddito da lavoro (autonomo o dipendente) e reddito di pensione sino al raggiungimento dell'età per la pensione di vecchiaia (ipotizzabile oggi in 67 anni).

FINESTRE DI USCITA: DATA DI DECORRENZA DELLA PENSIONE

Le finestre d’uscita sono differenziate fra lavoratori del settore privato e pubblico.
I lavoratori del settore privato (dipendenti, artigiani, commercianti, coltivatori, etc.) potranno pensionarsi trascorsi 3 mesi dalla data di maturazione dei requisiti (età 62 anni e 38 anni di contributi). La prima uscita è comunque fissata al 1° aprile 2019 (per chi ha i requisiti entro il 31.12.2018). Quelli che invece matureranno i requisiti a gennaio 2019 conseguiranno il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico dopo 3 mesi.
I dipendenti del settore pubblico potranno pensionarsi trascorsi 6 mesi dalla data di maturazione dei requisiti. La prima uscita è comunque fissata al 1° agosto 2019 (per il settore pubblico chi ha i requisiti entro il 29.1.2019).

Il provvedimento in vigore dal 29 Gennaio 2019, ha iniziato l'iter di conversione in legge che dovrà concludersi entro 60 giorni. Sono quindi ancora possibili delle variazioni.

EVENTUALI “PENALIZZAZIONI”

Nella norma su “Quota 100” non sono previste penalizzazioni.
In realtà non si deve parlare di una vera e propria “penalizzazione”, ma chi deciderà di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro verserà meno contributi di quelli che avrebbe versato se avesse continuato a lavorare fino al raggiungimento dell’età pensionabile, ovvero fino a 67 anni. Ed essendo contributivo il sistema di calcolo della pensione, meno contributi versati può significare minore pensione.