Un accordo per far ripartire l’edilizia bolognese

Un accordo per far ripartire l’edilizia bolognese

“Un accordo per far ripartire il settore dell’edilizia artigiana bolognese, pesantemente colpita in questi anni”. Così Cna definisce l’accordo che rinnova il contratto collettivo provinciale dell’edilizia nell’artigianato e che è stato siglato nei giorni scorsi dalle rappresentanze bolognesi di Cna, Confartigianato, Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil.

Il contratto riguarda circa 1.500 imprese in provincia di Bologna che complessivamente occupano circa 6.000 addetti.

Per le imprese l’accordo prevede un accesso più vantaggioso al credito, un premio alle aziende regolari, strumenti per incrementare la produttività, sostegni alle imprese in crisi. Per i loro dipendenti l’opportunità di ottenere incentivi per la produttività, la possibilità di usufruire di percorsi formativi durante la cassa integrazione, la conferma dell’utilizzo della cassa integrazione anche per gli apprendisti.

“E’ un accordo molto importante, sul quale ci siamo impegnati a fondo – spiega Fabbri Vania neo eletta Presidente dell’Unione Costruzioni di Cna Bologna –. Riteniamo particolarmente positiva l’intesa raggiunta perché introduce alcuni elementi di vantaggio per la competitività delle imprese, da incrementare ulteriormente nel futuro, insieme a strumenti di tutela e di incentivazione per i lavoratori e le Piccole e Medie Imprese. Imprese e lavoratori insomma stanno facendo la loro parte per dare un futuro ad un settore fondamentale per l’economia del territorio, occorre però che altri soggetti come banche, governo ed enti locali sostengano l’edilizia artigiana”.

Nel dettaglio, l’accordo prevede:

-       la riattivazione del protocollo anticrisi con lo stanziamento di risorse da parte della Cassa Edile Artigiana (Ceda) al fondo di garanzia di Unifidi, il consorzio fidi dell’artigianato e della piccola e media impresa: questo consentirà alle imprese Cna e Confartigianato di ottenere vantaggi sul piano dell’accesso al credito;

-       il ripristino dei premi alle imprese regolari nei versamenti contributivi, alle quali saranno restituite parte dei contributi versati alla Cassa Edile Artigiana;

-       l’introduzione di elementi che premiano la produttività dei lavoratori, attraverso una specifica retribuzione incentivante, ma che non riguarderà le aziende in crisi;

-       la riattivazione di percorsi formativi per i lavoratori in cassa integrazione;

-       la conferma dello strumento della cassa integrazione per gli apprendisti a carico della Cassa Edile Artigiana anche per gli anni 2012 e 2013.