Un Rinascimento per la manifattura bolognese

Un Rinascimento per la manifattura bolognese

Cna oggi nella sua assemblea annuale indicherà le sue priorità per il futuro Piano Strategico Metropolitano: infrastrutture digitali e dei trasporti, sistema pubblico-privato nei servizi Sostegno alla candidatura di Bologna alle Universiadi 2019 Cna lancerà la proposta di “patto di comunità” per garantire i pagamenti alle imprese bolognesi.
Troppi oggi i ritardi e gli ostacoli nel pagare i fornitori sia da parte della pubblica amministrazione che dei privati Troppa burocrazia, pressione fiscale e controlli vessatori “Ma l’evasione fiscale va combattuta”


Un Piano Strategico metropolitano che punti sul “rinascimento” della manifattura bolognese. Un Patto di Comunità per mantenere entro tempi ragionevoli i sistemi di pagamento alle imprese bolognesi. Sono queste alcune delle proposte che Cna avanzerà oggi pomeriggio nella sua assemblea annuale, dal titolo “Costruiamo il futuro”, che si terrà alle 18 al Teatro Comunale. All’assemblea interverranno il Sindaco di Bologna Virginio Merola, il Vicepresidente della Regione Simonetta Saliera e il Rettore dell’Università di Bologna Ivano Dionigi.

Cna spiegherà che ha deciso di credere nel Piano Strategico Metropolitano e collaborerà col massimo della dedizione per progettare il futuro del nostro territorio. Quale è la ricetta di Cna per la Bologna del futuro? Il rilancio della manifattura, adeguate infrastrutture digitali, una qualificazione delle infrastrutture dei trasporti e della logistica, un evoluto sistema pubblico-privato nei servizi. Il tutto in un’ottica di sviluppo sovraregionale. Intanto Cna ha deciso di credere, sostenere e rilanciare il tema della candidatura di Bologna per le Universiadi del 2019.

Cna sul Piano Strategico collaborerà ad ogni progetto in grado di fare del nostro territorio un nodo capace di intercettare i flussi mondiali delle intellingenze, dei capitali e del turismo. Un obiettivo concreto è anche quello di creare un grande centro di servizi alle imprese e alle start up di livello internazionale capace di attingere ai fondi europei.

Il “patto di comunità” è poi la proposta che Cna rivolgerà alle forze produttive, alla pubblica amministrazione, ai sindacati, al sistema bancario di Bologna. Un patto per mantenere entro tempi ragionevoli i sistemi di pagamento alle imprese bolognesi e per garantire loro liquidità con meccanismi più efficaci di certificazione dei crediti. Un patto che porterebbe vantaggi all’intero territorio e potrebbe avere ricadute sensibili sulla tenuta dell’occupazione. 

I ritardi, se non addirittura i mancati pagamenti, sono infatti tra le maggiori preoccupazioni per le imprese della nostra provincia. Per quanto riguarda la pubblica amministrazione i tempi di pagamento sono ormai scivolati nel migliore dei casi a 180 giorni, alcune volte gli stessi bandi di gara prevedono il pagamento oltre l’anno. Ma il fenomeno dei pagamenti mancati o dilazionati all’infinito riguarda ancora di più la sfera del privato.

Cna oggi chiederà “discontinuità” e “coraggio del cambiamento” alle Amministrazioni pubbliche. Che, per quanto riguarda il territorio bolognese, significa rendere il più agevole possibile la vita alle piccole imprese. In sintesi: meno burocrazia e più semplificazione.

Per Cna in questi ultimi anni in Italia non è stata avviata alcuna semplificazione burocratica, gli adempimenti sono addirittura cresciuti. Cna ha calcolato che un imprenditore intenzionato ad avviare un’azienda deve svolgere fino a 78 adempimentie bussare a 24 diverse amministrazioni: procedure estenuanti, montagne di carta, tempi infiniti, costi inutili.

Anche nella provincia di Bologna le Amministrazioni devono fare molto di più: lo sportello unico è solo la somma delle diverse burocrazie, non la loro razionalizzazione. Ogni singolo Comune ha un sistema fiscale, tariffario, autorizzativo, regolativo diverso da quelli dei Comuni confinanti. Dunque ben vengano Comuni che procederanno a vere e proprie fusioni come sta accadendo in Val Samoggia. Avanti tutta per la realizzazione della Città Metropolitana di Bologna, non importa se ente di primo o di secondo grado.

Un capitolo importante naturalmente sarà dedicato alla crisi perdurante che sta soffocando molte imprese bolognesi. La priorità per Cna è rendere possibile e praticabile un patto tra istituzioni ed imprese basato su tre punti fondamentali: rilanciare lo sviluppo, ridurre la pressione fiscale e lottare contro l’evasione fiscale. Il livello di pressione fiscale su famiglie, lavoro, imprese è diventato insostenibile: le nuove imposte a partire dall’Imu stanno già conducendo ad una situazione di drammatica esasperazione individuale e di rottura sociale, il rischio dei prossimi mesi è che le cose possano peggiorare.

La soluzione per Cna? Snellire la pubblica amministrazione e i suoi costi di funzionamento, alienare il patrimonio pubblico non strategico, ridurre la pressione fiscale, combattere l’evasione fiscale, una lotta quest’ultima che anche Cna e il mondo delle imprese vogliono sostenere. Perché il peso del fisco è intollerabile, ma solo per chi le tasse le paga, chi evade non ha questo problema. Per Cna però i controlli fiscali devono essere puntuali, ma non spettacolari. Le procedure trasparenti e costruttive, ma non vessatorie. Gli atteggiamenti non ottusamente burocratici e criminalizzanti, soprattutto nei confronti di chi è in difficoltà oggettiva. Altrimenti il dialogo tra fisco e contribuente non potrà mai avviarsi.

 

 

Infine sul tema degli incentivi alle imprese, Cna ritiene molto discutibile la nuova prassi che si sta sperimentando: offrire incentivi alle imprese che hanno mantenuto i loro livelli occupazionali negli anni precedenti, escludendo invece quelle che hanno proceduto a licenziamenti. A Cna non interessa tanto il sistema di incentivazione in sé, quanto la logica che porta a discriminare le imprese meritevoli e quelle non meritevoli. Perché si corre il rischio di produrre mistificazioni che nella maggioranza dei casi penalizzano sempre le piccole imprese. Sono ad esempio aziende meritevoli quelle che non pagano i loro fornitori e così riescono a mantenere i livelli occupazionali, a scapito di quelli delle imprese fornitrici?

“Bologna all’opera”, spettacolo teatrale

e invito a puntare sulle imprese e a fare gioco di squadra

Il sostegno di Cna al Teatro Comunale

“simbolo della città ed eccellenza culturale”

Cna per la prima volta oggi tiene la propria assemblea annuale al Teatro Comunale di Bologna, una scelta fortemente voluta dall’Associazione. Il Comunale infatti non solo è uno dei luoghi simbolo della città, ma rappresenta una delle eccellenze nelle produzioni culturali bolognesi. La voglia e l’impegno nel rilancio di Bologna, per Cna si concretizza anche nel sostegno al Teatro Comunale, ripetendo la fortunata esperienza dello scorso anno dell’iniziativa Cna Next coi giovani imprenditori e con la partecipazione di Mister Wikipedia, Jimmy Wales, sempre organizzata al Teatro Comunale.

Dopo il talk show con le Istituzioni, agli ospiti dell’assemblea oggi verrà proposto uno spettacolo originale, dal titolo “Bologna all’opera, arti e mestieri a teatro” diretta e condotta dal regista Francesco Esposito. Si tratta di uno spettacolo dal vivo in cui viene mostrato il “dietro le quinte” che porta alla realizzazione di un’opera, in questo caso “L’Italiana in Algeri” andata in scena la scorsa settimana al Teatro Comunale con la regia dello stesso Francesco Esposito.

Nello spettacolo verrà raccontato in forma spettacolare quanto gli artigiani e i professionisti siano fondamentali nella costruzione di un’opera lirica, dai costumisti ai truccatori, dai sarti ai calzolai, dagli acconciatori agli elettricisti. La messa in scena mostrerà come il risultato finale di un’opera lirica è anche un delicato, a volte litigioso, comunque divertente gioco di squadra tra tutti i professionisti protagonisti dell’opera, dai cantanti ai musicisti.

Come a teatro, insomma, se Bologna vuole ottenere buoni risultati per il futuro, deve puntare sulle imprese e fare un buon gioco di squadra. “Bologna deve mettersi all’opera”.

L’assemblea Cna sarà trasmessa in diretta “a rete unificata”dal Teatro Comunale di Bologna sul sito web www.bo.cna.it, sul canale digitale terrestre LepidaTV-RTITV (LCN 118) in tutta l’Emilia-Romagna, su Altratv.tv e sulle web tv e sui media digitali locali del network. In live streaming anche sui grandi network editoriali. Tutti i portali e le web tv che vorranno rilanciare la diretta potranno embeddare il player della trasmissione sulla propria piattaforma richiedendo il codice via mail a info@altratv.tv. L’assemblea di Cna Bologna è realizzata col contributo di Carisbo, Artigiancassa, Hera, Gecod, media partner Lepida Tv.


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